Si parla tanto di evoluzione della specie in natura, e dei suoi benefici sugli esseri viventi interessati, che non si può non pensare che Canon, presentando in questo fine 2018 la sua nuova fotocamera EOS R, non abbia proposto la sua ultima creatura come una vera e propria evoluzione, un salto generazionale, una ramificazione che percorrerà una strada indipendente.
A Milano venerdì 16 e sabato 17 novembre presso l’ Areapergolesi si è svolto l’evento ” Capture The Future”: un tour che percorrerà alcune città italiane allo scopo di promuovere quello che è un vero e proprio nuovo sistema.
Insieme alla EOS R, prima fotocamera mirrorless full frame della casa giapponese, sono state progettate ad hoc quattro nuove ottiche studiate appositamente per valorizzare le sue potenzialità.
Un incontro gradevole denso di iniziative organizzato e presenziato da Matteo La Torre, Product Specialist Professional Imaging Group di Canon Italia e responsabile Canon Academy.
Tra le molte iniziative presenti ho gradito particolarmente il servizio di pulizia del sensore e naturalmente la prova dei prodotti Canon: macchine fotografiche, obiettivi e le stampanti professionali.

Set fotografico all’Aerapergolesi
Naturalmente ho testato la reginetta della festa l’ EOS R. L’ ho trovata piacevole come design, robusta e ben bilanciata sia col piccolo 35 mm che con il 50 mm f1.2 ,che pur avendo dimensioni e peso importanti non disturba la mobilità durante le riprese.
Luminosissimo e preciso il mirino elettronico come lo è del resto la macchina, che riesce a mettere a fuoco da sola anche dove la luce è quasi assente. I comandi sono diversi dalle reflex che solitamente uso, completamente personalizzabili, ma da metabolizzare accuratamente per riuscire ad ottenere il meglio da ogni scatto. Interessante la ghiera sul obiettivo che può essere dedicata a cambiare alcune impostazioni come sensibilità ISO, tempi o l’apertura del diaframma.
Grazie al sistema proprietario di Canon Dual Pixel la messa a fuoco è rapida precisa e veloce, ma la cosa che mi ha affascinato maggiormente è la possibilità, anche a schermo spento, di selezionare con un dito sul monitor uno dei 5655 punti attivabili.
Praticamente è possibile selezionare qualsiasi zona dell’ inquadratura e metterla a fuoco.
Da valutare attentamente il consumo della batteria, che in questi sistemi è generalmente elevato anche a causa delle connessioni wifi e bluetooth integrate.
Unica delusione non indifferente, arrivato a casa con gli scatti da valutare, non sono stato in grado di aprire i files con i miei programmi preferiti di foto-ritocco a causa del nuovo formato raw ( CR3 ). Grande fotocamera, ma come tutte le novità forse necessita di maturare. Le foto a corredo dell’articolo sono quelle fatte con la mia vecchia ma inossidabile 1DX.
E come diceva Man Ray concludiamo dicendo.
“Non chiedere mai ad un pittore quali pennelli usa o a uno scrittore che macchina per scrivere usa…quel che conta è l’idea non la macchina fotografica. “