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Maschera Africana
Molte sono le maschere rituali africane, questa che ho fotografato è moderna. Fingiamo che sia originale e per esempio una ``bo nun amuin``.
Fingiamo per raccontare una storia antica come l’uomo stesso, per crogiolarci nelle nostre radici, paure e miti ancestrali.
La maschera del ” bo nun amuin” dei Baoulé, gruppo etno-linguistico della Costa d’Avorio, al contrario delle altre maschere che vengono conservate nel villaggio, è nascosta nella savana, per preservarla alla vista delle donne. E’ associata alla savana e alla virilità.
Il Mito
“Un giovanetto sporco e malato si avvicinò ad una donna nella savana e le chiese dell’acqua da bere. La donna si rifiutò; in quel momento il giovanetto vide un uomo che beveva del vino di palma e questi lo invitò a dividere con lui. L’uomo condusse il giovanetto al villaggio e se ne prese cura. Il giorno seguente il giovane gli disse:io non sono affatto un giovane, io sono un dio (amuin), io sono una danza. Da questo momento appartengo a te e a tutti gli uomini e non alle donne. Fin da ora io sono in guerra con le donne; se una donna mi guarda io la ucciderò.” Questa è l’origine del “bo nun amuin”
(Susan M.Vogel, L’Art Baoulé, pagg. 207-208, Adam Biro 1999, Paris)
Client Details
Cliente: Bar Alleluja
Categoria: Still Life
Data: Gennaio 2017
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